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Ferrari, 2025 diventa Via Crucis

Hamilton è stato penalizzato di cinque secondi e retrocesso all’ottava posizione a causa di ripetuti tagli alle vie di fuga, conseguenza diretta dei problemi ai freni che lo hanno accompagnato per tutta la gara di Singapore. L’episodio rappresenta emblematicamente le difficoltà attuali della Scuderia Ferrari, che da cinque Gran Premi manca il podio e vede ormai consolidarsi il distacco dalle posizioni di vertice nel mondiale Costruttori. Mercedes ha aumentato il vantaggio a +25 punti, mentre Red Bull ha ridotto il divario a sole dieci lunghezze.

Ph: Ferrari
Ph: Ferrari

A due mesi dal termine del campionato mondiale 2025, il calendario prevede ancora sei Gran Premi, con tre gare sprint. Le prospettive per Ferrari restano poco incoraggianti, in un contesto tecnico che sembra aver cristallizzato i valori in pista. I team sono già proiettati verso i progetti 2026 e, salvo imprevisti legati alla specificità dei circuiti, è difficile immaginare un’inversione di tendenza nelle prestazioni della monoposto italiana.

A Marina Bay, le criticità principali sono state legate al surriscaldamento dell’impianto frenante, condizione che ha penalizzato fortemente sia Charles Leclerc sia Lewis Hamilton. Frederic Vasseur ha evidenziato come il weekend fosse iniziato con indicazioni positive sul passo gara, in particolare in condizioni di aria pulita, ma i problemi tecnici hanno compromesso l’intera gestione della corsa. L’analisi del team principal sottolinea come nelle ultime uscite la Scuderia abbia sofferto tanto sul piano del potenziale della vettura quanto nell’esecuzione globale dei weekend di gara.

Ph: Ferrari
Ph: Ferrari

Nel corso dei diciotto appuntamenti finora disputati, le condizioni in pista sono state estremamente variabili, comprendendo circuiti ad alto e basso carico, asfalto asciutto e bagnato, temperature elevate e basse. Nonostante ciò, Ferrari non è mai riuscita a esprimere un livello di competitività costante. Il numero e la varietà di problematiche emerse durante la stagione sono ormai tali da non poter più essere considerate eccezioni, ma parte strutturale di una fragilità tecnica e gestionale diffusa.

Il ritorno sul podio potrebbe verificarsi in uno dei prossimi appuntamenti, ma anche questo obiettivo, considerato a inizio anno come il minimo sindacale, appare oggi tutt’altro che scontato. Il gap rispetto ai concorrenti diretti, in particolare Mercedes, Red Bull e McLaren, rimane significativo e la dinamica attuale non suggerisce miglioramenti nel breve periodo.

Le parole di Charles Leclerc, figura simbolo del progetto Ferrari, riflettono un senso di rassegnazione maturato nel tempo. La sua esperienza a Maranello, più lunga rispetto a quella di Vasseur e Hamilton, lo pone in una posizione particolare: conosce bene le dinamiche interne e percepisce con lucidità la ripetitività di alcune difficoltà. Il suo commento post-gara evidenzia la consapevolezza dei limiti attuali: la strategia, pur essendo ben eseguita, non è sufficiente a compensare le carenze tecniche, mentre gli avversari mostrano un’evoluzione più solida e costante.

Ph: Ferrari
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