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Red Bull sbaglia la gomma, Max ci mette una pezza

Il Gran Premio di Singapore ha offerto uno scenario tattico piuttosto lineare, con poche variazioni di rilievo rispetto a quanto previsto alla vigilia. Il layout cittadino, combinato con il degrado termico elevato e l’importanza della gestione delle gomme, ha indirizzato lo sviluppo della gara sin dalle prime fasi. L’unico vero momento cruciale si è consumato alla partenza, con Lando Norris che ha guadagnato la posizione su Piastri, evento che ha poi influenzato l’intera strategia del team McLaren.

Ph: Reddit
Ph: Reddit

Il nodo principale per la squadra di Woking è stato legato alla gestione dei pit-stop. In qualità di primo pilota in classifica e in pista, Norris ha goduto della priorità sulla chiamata ai box, costringendo McLaren a ritardare l’ingresso di Piastri per evitare l’undercut da parte di Leclerc. Questo ha penalizzato l’australiano, che non ha potuto sfruttare la finestra ideale per le gomme, riducendo l’efficacia del suo passo gara contro Verstappen. Nonostante la buona gestione delle mescole, sette-otto giri di vantaggio sull’usura non sono bastati per creare un margine utile al sorpasso, soprattutto in un circuito dove l’aria sporca e le traiettorie strette limitano le manovre.

La Red Bull ha optato per una strategia aggressiva, scegliendo la mescola Soft per Verstappen allo start. Tuttavia, questa decisione si è rivelata subottimale. La C5 non ha fornito il grip sperato e ha causato un rapido surriscaldamento dell’assale posteriore, obbligando il pilota olandese a una gestione prudente dello pneumatico, senza la possibilità di attaccare Russell nelle prime fasi. L’usura anticipata ha inoltre forzato un pit-stop precoce, restringendo ulteriormente le opzioni tattiche e impedendo a Max di esercitare pressione sulla Mercedes.

Ph: F1
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Il contesto ha premiato la stabilità prestazionale della W16, con Russell in grado di controllare il ritmo dall’inizio alla fine grazie alla pista libera e a una strategia ben eseguita. Nonostante la RB21 abbia mostrato un buon passo con la gomma Hard, il danno era già stato fatto nella fase iniziale. È evidente che la Red Bull abbia sovrastimato la propria capacità di far funzionare la C5, sottovalutando il comportamento dinamico della monoposto su una pista storicamente ostica per il team di Milton Keynes.

Le parole di Verstappen a fine gara hanno confermato l’insoddisfazione per la scelta tattica, pur riconoscendo i limiti strutturali della RB21 a Singapore, una pista che da tre stagioni mette in evidenza le carenze della filosofia aerodinamica Red Bull nelle curve a bassa velocità. L’approccio aggressivo adottato sotto la gestione Mekies, che ha spesso dato risultati positivi, ha mostrato in questa occasione tutti i suoi limiti. Una lezione importante per il team, che dovrà riconsiderare l’equilibrio tra aggressività strategica e adattamento alle condizioni specifiche del tracciato.

Ph: F1
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