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SF25 ancora a secco di vittorie

La Ferrari ha concluso il Gran Premio del Messico davanti alla Red Bull RB21 di Verstappen, in un fine settimana che ha confermato una certa flessione del team di Milton Keynes rispetto al ritmo dominante mostrato durante la stagione. L’olandese, reduce da tre vittorie, due secondi posti e un terzo nelle ultime sei gare, aveva recuperato settanta punti sul leader del mondiale, ma in Messico ha dovuto accontentarsi di un piazzamento alle spalle della SF-25. La pista caratterizzata da scarso grip e dall’aria rarefatta ha messo in evidenza alcune difficoltà della RB21 con l’ultimo pacchetto di aggiornamenti, in particolare con le modifiche al fondo, mentre la Ferrari ha mostrato una migliore capacità di adattamento alle condizioni.

Ph: Ferrari
Ph: Ferrari

Frederic Vasseur ha espresso soddisfazione per un risultato che ha visto sia Red Bull che Mercedes dietro alla squadra di Maranello. Il team principal francese ha sottolineato come la Ferrari abbia finalmente trovato continuità nel mettere insieme tutti gli elementi del weekend, evitando le sensazioni di occasione sprecata avvertite in altri appuntamenti come Baku o Singapore. La SF-25, tuttavia, resta l’unica monoposto tra i top team a non aver ancora conquistato una vittoria, a fronte di tredici successi McLaren, cinque Red Bull e due Mercedes. La domanda è se questi numeri riflettano realmente i valori in campo.

Il secondo posto di Leclerc in Messico è stato il risultato di una gara solida e priva di errori, ma dall’analisi dei dati interni emergono segnali che la Ferrari avrebbe potuto ottenere anche di più. Confrontando il passo gara e le simulazioni pre-evento, è emerso un possibile margine inespresso nel secondo stint, quando Leclerc, al giro 31, è passato dalle gomme soft alle medie. Verstappen, invece, partito con le medie, ha montato le soft al giro 37 nel tentativo di recuperare terreno e difendere la propria sequenza di risultati positivi.

Ph: Ferrari
Ph: Ferrari

L’aiuto della Virtual Safety Car e la costanza di Leclerc hanno impedito a Verstappen di portare a termine la rimonta, ma analizzando con attenzione i tempi emerge che la Ferrari, almeno in teoria, avrebbe potuto chiudere con un vantaggio più ampio. Nel long run del venerdì con gomme medie, Leclerc aveva girato con una media di 1’22”290 su 14 giri, circa mezzo secondo più rapido di Verstappen, che aveva registrato un passo di 1’22”728 su 10 tornate. Anche in qualifica il monegasco aveva confermato la competitività della SF-25, chiudendo al secondo posto e precedendo l’olandese di 122 millesimi.

In gara, la Ferrari ha mostrato un ritmo eccellente nel primo stint con le soft, girando stabilmente sull’1’22” alto, mentre Verstappen, con le medie, non è riuscito a scendere sotto l’1’23” basso. La situazione si è però ribaltata nel secondo stint: con le medie, la SF-25 non ha confermato il rendimento atteso, mentre la Red Bull, passata alle soft, ha trovato maggiore efficienza. Il confronto diretto mostra come Verstappen sia sceso fino a 1’21”108 nel suo miglior giro, contro l’1’21”588 di Leclerc, ma il dato più rilevante riguarda il passo medio, con l’olandese stabilmente sull’1’21” basso e il ferrarista più vicino all’1’22” alto, con differenze fino a un secondo in alcuni frangenti.

Ph: Ferrari
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La perdita di prestazione della Ferrari nel secondo stint trova spiegazione nelle mutate condizioni di pista. Al via, l’asfalto aveva raggiunto i 53 gradi, dieci in più rispetto alla qualifica, e la combinazione di calore e basso livello di aderenza ha inciso sul comportamento delle gomme medie. È un segnale che, pur con una base tecnica competitiva, la SF-25 non ha ancora un livello di adattamento ottimale in ogni scenario, e che c’è ancora margine di miglioramento nella gestione termica e nella messa a punto.

Sorprende come, al ventesimo appuntamento di una stagione composta da ventiquattro gare e senza aggiornamenti tecnici significativi, la Ferrari stia ancora lavorando per individuare il miglior equilibrio complessivo della monoposto. A Maranello non esiste ancora una chiara percezione del potenziale assoluto della SF-25, ma il lavoro sul setup, orientato di nuovo verso soluzioni più rigide, potrebbe offrire risultati interessanti nelle ultime quattro gare. Le simulazioni su Interlagos sembrano promettenti e indicano una Ferrari in grado di inserirsi nella lotta al vertice, potenzialmente capace di disturbare i contendenti al titolo e, forse, di colmare il vuoto di vittorie che ancora pesa sulla stagione.

Ph: Ferrari
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