Test gomme 2026 completati
- Riccardo Virgili
 - 2 giorni fa
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La Pirelli ha completato sul circuito Hermanos Rodríguez di Città del Messico la seconda e ultima giornata di test dedicata allo sviluppo delle gomme 2026. Sul tracciato in altura, caratterizzato da un’aria rarefatta e un basso livello di grip, il costruttore milanese ha lavorato insieme alla Mercedes per la definizione delle mescole che verranno provate collettivamente da tutte le squadre il prossimo 9 dicembre ad Abu Dhabi, al termine del weekend di gara.

La scuderia di Brackley ha impiegato la W16 in configurazione “mule car”, adattata per le esigenze di test, affidandola ai collaudatori Valtteri Bottas e Frederik Vesti. Il pilota finlandese, verosimilmente alla sua ultima uscita al volante di una monoposto Mercedes, ha svolto la maggior parte del programma, concentrandosi sulle mescole più morbide della gamma Pirelli, dalla C6 alla C3. Si è trattato di un lavoro utile non solo per la squadra anglo-tedesca, ma anche per la futura collaborazione di Bottas con la Cadillac, team con cui debutterà nel 2026 accanto a Sergio Pérez.
L’obiettivo principale della sessione è stato l’analisi comparativa dei compound più teneri, con particolare attenzione alla C3, la gomma più utilizzata nel corso della stagione e quindi riferimento chiave per la costruzione delle nuove specifiche. Dopo una serie di simulazioni di qualifica — precedute da giri di warm-up necessari a portare le coperture in temperatura — Bottas ha completato long run utili a valutare la consistenza del passo e il degrado termico. Le restanti mescole sono state testate sulla base dei risultati raccolti il giorno precedente da Gabriel Bortoleto con la Sauber, in modo da definire i delta prestazionali e la stabilità di comportamento tra i vari compound.

Nel pomeriggio, l’attività è proseguita con la valutazione di diverse strutture di pneumatici tramite run da dieci giri. A condurre la W16 è stato in questo caso Frederik Vesti, reduce dalla partecipazione alle FP1 del Gran Premio del Messico. Il pilota danese ha completato 49 tornate, realizzando il suo miglior tempo in 1’19’’657 al giro 41. Bottas, impegnato in 112 giri complessivi, ha fermato il cronometro a 1’18’’204 nel suo passaggio più veloce, differenze che non consentono comunque un confronto diretto vista la diversità dei programmi svolti.
Complessivamente la Mercedes ha percorso 161 giri, pari a 693 chilometri, in condizioni di pista pressoché identiche a quelle della giornata precedente, con una temperatura massima dell’asfalto di 49°C. Sommando le sessioni di martedì e mercoledì, il totale dei chilometri coperti nella due giorni di prove Pirelli in Messico raggiunge 1.278. I dati raccolti confluiranno nel processo di definizione delle mescole 2026, che entreranno nella fase di validazione finale durante i test post-stagionali di Abu Dhabi.




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