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Ferrari, l'anatomia del disastro olandese

Di certo non era iniziato bene il weekend in Olanda per la Ferrari, ma le qualifiche deludenti e la gara disarmante hanno reso la tre giorni disastrosa di Zandvoort una delle peggiori della storia del Cavallino.

Hamilton commette un errore banale compromettendo anche la strategia del compagno Leclerc in lotta per il podio, ma per il monegasco, sfortunato come di consueto, la sorte non smette di sorridere quando Antonelli tenta un attacco a dir poco sconsiderato centrandolo in pieno. Termina tra le dune di sabbia olandesi il weekend del 16.

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Al netto degli incidenti, è interessante capire l'evoluzione della prestazione della SF25 nei tre giorni nei Paesi Bassi. L'esordio ha visto una vettura completamente fuori bilancio, anche a detta dei piloti, a causa di un assetto sbagliato, poi corretto. In qualifica la situazione è certamente migliorata, ma mai da poter ipotizzare una top 3, ma al massimo una seconda fila con un ottimo giro. A confermare queste difficoltà troviamo i distacchi abissali dalla pole, 7 decimi, e dal 3° posto, 5 decimi; quindi al sabato la SF25 non c'era.

Per la gara il discorso è diverso, il passo era pari a quello di Verstappen, ma la sfortuna e la posizione di partenza non hanno permesso un diretto confronto. Il layout del tracciato inoltre non ha favorito il sorpasso di Leclerc, visibilmente più veloce, su Hadjar, privandoci del vero passo Ferrari.

1° Stint di gara LEC - VER
1° Stint di gara LEC - VER

Guardando al primo stint, Leclerc ha dimostrato di potersela giocare con Verstappen, al netto della strategia più aggressiva dell'olandese che ha deciso di montare la soft.

Guardando verso i prossimi GP dunque, la SF25 potrà dire la sua quasi sempre per il podio, ma solo in determinate sporadiche situazioni per la vittoria.

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